venerdì 11 settembre 2015

Gli occhi che vorrei per me

Occhi di falce.
Forse perché, ogni qual volta il suo sguardo si incontrava con quello di lei, gli tagliava le gambe di netto e lo faceva pentire di tutto il male che avevo commesso.
Lo faceva sentire sporco; la doccia l'aveva fatta poche ore prima, ma si sentiva incredibilmente sporco dentro, poco più in profondità nella cassa toracica. Era un dolore pulsante.

Occhi di fronde.
Di quel verde in cui ci si culla. Gli ricordavano i salici. Sempre lì immobili ad accogliere la gente, i rami come braccia che si stringono attorno al corpo.
Verde speranza. No, niente battute. Speranza di ricominciare a vivere. Perché spesso si distraeva con la vita. La prendeva per la coda in modo arrogante, come se questa fosse un cane randagio, la guardava in faccia ed esclamava "Tanto son più furbo io!". Ogni volta ci cascava. E avrebbe avuto bisogno ogni volta dei suoi occhi. Gli occhi di Falce intendo. A far pulizia dentro di lui. Ed era ancora convinto che vi fossero meandri del suo cuore ancora buii e profondi che non aveva il coraggio di esporre, come si fa al mercatino.
Ma d'altra parte era anche convinto che gli sarebbero bastati ancora due o al massimo tre sguardi incrociati (nel senso che suoi occhi sarebbero stati collegati agli occhi di lei come da un filo) e lui sarebbe crollato.
Come fanno i sassi nell'acqua. Affondato.
Maledetto peso dell'arroganza. Maledetto peso.
Sempre più giù.
E pensa che so nuotare bene.
Solita arroganza.
Occhi di casa. Come quando la via sembra più lunga e i passi stanchi. E si entra dalla porta dopo tanta fatica e qualcuno è lì ad aspettarti. Le braccia sono immobili, ma gli occhi dicono tutto.

Occhi reali. Occhi che danno pace, ma che allo stesso tempo sono vampate di tempesta.
Occhi da cui si vuole tornare, come quando si è lontani da qualcosa di vitale.

Per il perdono, la redenzione, l'amore, la pace o la guerra questo non lo so. Ma se ne sente la mancanza.
Bisogna ritornare. Ad essere guardati

autore: Sebastiano Colaluce

Nessun commento:

Posta un commento