Avete mai detto a qualcuno "Tu non morirai" ?
Tu, che ora sei qui. Tu, ovunque andrai, non morirai.
Sapete che è l'impresa più grande che uomo possa compiere? Vale più di qualsiasi bacio. Di qualsiasi abbraccio. Più della liberazione di un popolo dalla schiavitù.
Più di qualsiasi libertà, di qualsiasi discorso.
Sono certamente le parole più oneste che si possano dire. Le più sincere. Le più naturali. Perché non sono del mondo. Accidenti non sono affatto di questo mondo! Sono dell'anima. Sono certamente dell'anima.
Queste parole.
Lottano contro ogni sforzo del tempo e della morte che a tutto e a tutti si vogliono aggrappare. E trascinare ogni cosa con loro.
Precedono e superano il tempo stesso perché esse non sono del tempo e nemmeno della storia.
E quel dolore così grande, quella ferita tanto aperta, tanto lancinante, così viva, rimarrà dolore e non disperazione.
Diamine non è affatto una consolazione!
È la certezza di un abbraccio che mancava da tempo che ritrova le braccia che lo accolgono di nuovo.
Ora non nego a me stesso che manchi un sorriso a questo mondo, ma devo sopportare. Se no si affoga.
Ma le parole a dirla tutta sono proprio inutili. Tranne quelle giuste.
Perciò io te lo dico tra le lacrime e questo cuscino così inutile, te lo dico con un filo di voce e con il dolore che sale dalla gola e la speranza che mi accarezza le guance: "Tu, ora, ovunque andrai, che tu stia lontano o vicino, che tu sorrida o meno, che non ti accorga o invece ci faccia caso, tu non morirai.
Non è nemmeno una promessa.
Tu, amico mio, oggi, domani e per questo mondo, non morirai.
La pioggia.
Milioni di lacrime del cielo.
Tu non morirai.
Sorridi ancora una volta
Tu non morirai.