Mi metto in ascolto
sull'imbrunir del giorno
ripenso a ciò che è stato
nato, morto, rinato.
Quel che sarà
sarà per me la strage
di mille giorni
attesi
ad aspettar che vita
venisse incontro.
Ciò che sarà di me
domani all'alba
sarà di me l'attesa
di quei giorni
che parean gettati
nell'orrido braccio
che i più chiaman nulla.
Rimango
con l'orecchio teso
al sussurrar del mondo
e al parlar delle sue pene
dei suoi dolori e voci mozzate,
Quel che sarà
dei resti di questi giorni
di bella e giovine estate
sarà per me
ciò che voi poeti,
ch'io attendea,
vita chiamate