sabato 26 dicembre 2015

A Marsiglia la speranza non muore

"Salpa la Silver!"
"Salpa la Silver!!"
Se vi foste aggirati per Marsiglia quel giorno ora capireste perché la notizia agitava così tanto la città.
Bambini e anziani correvano insieme con il sorriso sulla faccia verso la Silver che levava l'ancora e partiva per sognare in porti migliori e mari sconosciuti.
La Silver era una nave, questo sì.
Ma per gli abitanti di Marsiglia non era solo una nave. Per alcuni non lo era affatto.
Era stata attraccata in porto così a lungo che ogni persona di quella dolce città ne conosceva ogni particolare e da tempo era diventata una delle attrazioni che portavano i turisti a passeggiare lungo il porto.
"Quella, signori miei, è la Silver! E' in questo porto da duecento anni! L'ha portata qui il nonno di mio nonno!". Questa era una delle tante frasi che i turisti potevano sentirsi dire da un pescatore francese di Marsiglia; ogni volta che si parlava della Silver gli anni del suo soggiorno nel porto si raddoppiavano e per alcuni quella nave si trovava in quelle acque prima che Colombo sbattesse la testa contro l'America, per altri la Silver in porto c'era arrivata da sola, senza remi o vele; per alcuni la Silver era l'anima stessa di quella città e per i vecchi marsigliesi più fantasiosi che finivano gli argomenti di chiacchiera la Silver diventava l'anima del mondo o lo spirito del tempo.
Ve lo dico io: la Silver era una nave assolutamente normale. Erano quattro lamine di metallo, un'ancora arrugginita e tante viti vecchie. Ma sapete come lavora la fantasia delle persone.
Se gli si dice che al timone c'è stato Long John Silver, lo stesso che era stato su quell'Isola, e lo si continua a ripetere per anni alla fine la gente finisce per prenderlo come un dogma. E la nave la chiama Silver.
Insomma quella nave era stata riempita così a lungo di sogni e storie che mi domando come diavolo facesse a galleggiare ancora.
Era normale vedere le donne passare accanto a quell'ammasso di ferraglia, persino nei giorni di pioggia, lasciar cadere l'ombrello e mandare un bacio alla Silver.
Quella barca era un'idea, un sogno : carica di tutte le speranze e i sorrisi degli abitanti di Marsiglia.
Io la storia ve la racconto così, anche se io ci ho sempre creduto poco.
Lavoravo in un locale niente male proprio di fronte al porto e non mi potevo assolutamente lamentare: il lavoro non mancava con questa storia della Silver che portava un mucchio di turisti e quella maledetta nave era l'argomento di ogni conversazione. Io non ne potevo più, ne avevo sentite di tutte su quel catorcio. Sembravo essere l'unico ad accorgersi che la Silver era una nave assolutamente banale e risultavo essere l'unico pazzo in una città di pazzi.
Però la devo dire tutta: Marsiglia l'ho amata più di mia moglie, forse è per questo che non ho mai avuto il coraggio di andarmene.
Perché non ti prende mai in giro, se tu stai cercando un po' d'amore non ti porterà mai in un bordello, ma, in un modo o nell'altro, in qualche locale farà in modo che si accenda la buona musica ed ecco fatto.
Ovunque chiediate a Marsiglia "Scusi sa dove posso trovare del sesso facile?"
La risposta sarà corale "Giù al porto, nel locale di fianco alla Silver, hanno i vinili di Ella Fitzgerald, cerca lì".
Lo sapevano anche i bambini che quando Ella cantava non era solo musica; quando lei accarezzava il microfono e iniziava a cantare faceva l'amore. Raffinata e sensuale.
"Chieda un vinile di Ella, si sentirà meglio!".
Se uno non è di Marsiglia si sente preso in giro.
A Marsiglia la gente è estremamente sincera e altrettanto credulona. Infatti la gente, con questa storia della Silver, sembrava si fosse quasi dimenticata come si facesse l'amore a Marsiglia e come si raccontassero le storie. Per uno come me la situazione era diventata insostenibile; se sei uno con un mucchio di fantasia va bene, ma se non ci credi alle storie, non ci crederai mai. Io non ci credevo.


"Salpa la Silver!"
"Avete sentito? Salpa la Silver!"
In un attimo mi ritrovai con il locale vuoto.
Avevo preparato due birre e me le dovetti scolare io.
Pensai che finalmente quel rottame avrebbe lasciato la città e che si sarebbe tornati finalmente a parlare dell'amore fatto per bene, del buon vino che noi francesi facciamo meglio di tutti (come ogni cosa d'altra parte) e della musica che piace a noi.
C'era tutta la città intorno alla Silver e le persone non sapevano come comportarsi. Non so se avete presente l'emozione di quando si aspetta una ragazza per il primo appuntamento: ci si continua a toccare i capelli, ci si guarda in giro, si dà un'occhiata all'ora e sembra tutto sempre in ritardo. Ecco.
Sembrava che tutta la città, tutta Marsiglia, fosse al suo primo appuntamento con la Silver.
Erano tutti felici. Tutti estremamente impazienti.
Ognuno di loro aveva scritto un messaggio e lo aveva messo a bordo, nella speranza che arrivasse a qualcuno.
Era tutto pronto insomma.
Il sindaco aveva stappato il vino più buono.
Aveva dato il suo consenso alla partenza.
La banda della città aveva suonato.
Si erano fatte sentire persino le campane delle chiese.
Le preghiere erano state dette.
I baci erano stati mandati e gli ombrelli erano caduti, nonostante il sole quel giorno splendesse alto.
Urla di gioia.
Era partita la Silver, la barca di quel capitano immaginario che per mare ne aveva combinate di ogni.
Era stata levata l'ancora e si era mossa dopo tanto tempo.

Io l'avevo detto che non ci avevo mai creduto, lo avevo sempre sostenuto.
Infatti dopo una cinquantina di metri quella razza di catorcio cadde a picco come fanno le pere cotte! Splaff!
Lo avevo sempre sostenuto io!
Ma dovevate esserci per capire.
Migliaia di teste speranzose si chinarono contemporaneamente quasi ad accompagnare quel sogno che veniva inghiottito a pochi metri dal porto.
Nessuno aprì la bocca o non ci fu il tempo dei commenti balordi.
Silenzio.
Un sogno, una speranza, Dio solo sa di cosa, prima c'era e un attimo dopo non c'era più.
Era stata talmente rapida la cosa che nessuno se ne capacitava.

La gente tornò a casa e per qualche giorno la città si svuotò.
Ricordo che dovetti chiudere il locale per qualche tempo perché vi era più probabilità di incontrare Long John Silver in persona che qualcuno che venisse a chiedermi di ordinare.

Dopo qualche settimana la gente riprese a uscire. Si ricominciava a vivere.
La scomparsa della Silver era stato per Marsiglia un po' come quando quel famoso velo del Tempio si era squarciato.
Ci voleva del tempo perché le persone prendessero coscienza di cosa fosse successo.
Io avevo ricominciato a lavorare e non mi potevo lamentare, perché noi di Marsiglia siamo sempre i soliti.
I turisti erano aumentati con questa storia della pera cotta.
Le fantasie che erano state inventate erano proprio fantasie: "Dovevate vederla! Dovevate! Come si fa a raccontarlo così a parole?" e tutti in coro rispondevano "E' impossibile! Dovevate esserci!"
"La nave, quella che il nonno di mio nonno aveva portato qui, quella di Silver, la nostra Silver, è salpata il mese scorso e si è trasformata in un maledettissimo sottomarino! Chissà dove sarà ora!"
"Già, chissà dove diavolo si sarà cacciata!".
Io ascoltavo queste sciocchezze e ridevo. Perché la nave era affondata, ma la gente alla fine continua a credere. La gente deve credere a qualcosa.

"E' arrivata Ella!!"
"E' arrivata Ella Fitzgerald! E' in città, suona questa sera!"
Mi sono ritrovato di nuovo il locale vuoto, io e le due birre pronte.
Ella è sempre lei però, lei non canta sul palco, lei distribuisce amore e insonnia.
"Amico non vieni!?" mi ha detto qualcuno uscendo di corsa dal locale.
"No ho un paio di cose da sbrigare e poi queste birre qualcuno le dovrà pur bere!" ho risposto.

Sono rimasto solo.
Ho bevuto le birre e sono uscito.
Sono andato a passeggiare lungo il porto.
Ho controllato che ci fosse. La Silver intendo.
Perché non si sa mai, magari domani ritorna in porto.

14 commenti:

  1. Agnese, mi dispiace, ma sarà per un'altra vita. Non disperarti

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  2. ciao.
    forse ho una bella opportunità per te e la tua scuola.
    leggi qui : https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=900811936680745&id=892246507537288

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    :)

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  4. Leggerò sicuramente! La ringrazio molto :)

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    1. Aspetto tue notizie allora.
      Questa casa editrice punta sui giovani talenti.
      leggi anche qui www.gemmaedizioni.it e buon sabato!

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  6. Fantasticando a Marsiglia, dinnanzi alla Silver...un bacio, l'ombrello che cade.. Grazie...per avermi regalato alcuni attimi di felicità...

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